Dal frumento alla farina, pane e pasta; dal latte al formaggio e ricotta; dalla radice alla liquirizia; dai pistilli del fiore allo zafferano e poi mandorle, noci, fichi, gelsi, piccoli frutti: per tutti prove pratiche di lavorazione per utilizzazione e trasformazione.
Il Giardino o Verziere è stato accuratamente descritto in un Apprezzo del 27 ottobre 1670, per rogito del Notaio Carlo Megha di Gallipoli, che lo descrive finanche nelle cultivar strane o insolite presenti e che noi abbiamo cercato e ricostituito.
In data 11 dicembre 1720 la Baronessina e poi poetessa Isabella Castriota Scandeberg, discendente del mitico Giorgio, sposa del Barone di Tuglie, curò personalmente le aiuole del Giardino e frequentò la Coffee house, dove la vista spazia su tutto l’arco Jonico di Gallipoli, manufatti tutt’oggi esistenti e visitabili.
RECAPITI: PALAZZO DUCALE | 73058 TUGLIE (Lecce)
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